Tutela Palazzo Te, la situazione dopo l’audizione in commissione a Regione Lombardia
Richiesta AMM di coordinamento dei Piani di Protezione civile per il tratto ferroviario cittadino Mantova Monselice per tutelare il patrimonio artistico del Capoluogo e la sicurezza del Polo Sanitario di Mantova . La petizione internazionale, assieme ad Italia Nostra ha raccolto 1500 firme.
L’ Associazione Mantovani nel Mondo ha scritto alla Protezione civile nazionale, a quella regionale lombarda e alla Prefettura di Mantova per coordinare e rendere coerenti i Piani di Protezione civile di RFI, Provincia , Comune e Asst di Mantova per una ferrovia cittadina che attraversa la città accanto a Palazzo Te, gioiello del Rinascimento Italiano ,Patrimonio Unesco, e davanti al futuro Polo Sanitario di Mantova .
In data 8 ottobre 2025 e’ stata svolta una audizione presso la VII Commissione Cultura di Regione Lombardia richiesta da Italia Nostra Circolo di Mantova e dalla Associazione Mantovani nel Mondo, ente no profit iscritto all’Albo degli enti di volontariato operanti nell’ambito dell’ ASST di Mantova . La riunione si e’ conclusa con l’ invio della memoria presentata agli assessorati regionali competenti e al Ministero delle Infrastrutture. L’ oggetto della audizione e’stata la presenza di un tratto ferroviario ad alto rischio ambientale che attraversa tre quartieri cittadini, vicino a Palazzo Te, gioiello rinascimentale patrimonio Unesco,davanti all’entrata dell’ Ospedale e della Casa di Comunita’ del Distretto Sanitario di Mantova ( 150 Mila utenti) e a fianco dell’ area industriale in cui sono presenti insediamenti ad alto rischio di incidente rilevante. Una infrastruttura oggetto di un protocollo disatteso tra RFI e Comune capoluogo ,firmato nel 2018, per eliminare la tratta cittadina Mantova Monselice .
Fatta questa premessa segnaliamo alla vostra attenzione una situazione di incoerenza e di mancanza di coordinamento degli attuali Piani di Protezione civile provinciali e comunali.
Il Piano di Emergenza del Comune di Mantova 2025 a nostro avviso non ha divulgato o integrato adeguatamente il Piano di emergenza di RFI acquisito nel 2024, creando una potenziale lacuna nella risposta coordinata in caso di incidente ferroviario, del tratto ferroviario cittadino della Mantova Monselice ,soprattutto in aree ad alto rischio come quella adiacente al Polo Sanitario del Carlo Poma presso il Comune Capoluogo.

Inoltre si osserva quanto segue :
1) Rischio Sanitario e Logistico Aumentato
La vicinanza del nuovo polo sanitario del Poma alla linea ferroviaria aumenta il rischio in caso di incidente (es. trasporto merci pericolose) e la vulnerabilità dell’ospedale stesso.
2) Nuovo Pronto Soccorso e Elisoccorso
Lo spostamento/edificazione del futuro nuovo Pronto Soccorso e dell’area di elisoccorso complica la gestione delle emergenze sanitarie, soprattutto se l’accessibilità è compromessa da incidenti o cantieri.
3) Impatti Critici sulla Viabilità
I gravi disagi previsti per il sottopassaggio di Porta Cerese in centro cittadino (in corso o in previsione) e l’interruzione o rallentamento della viabilità possono ritardare i soccorsi (ambulanze, mezzi di emergenza, Vigili del Fuoco) verso e dal Poma, inclusi l’accesso al Pronto Soccorso e all’elisoccorso.
4) Rischio Sanitario e Logistico Aumentato:
La vicinanza del nuovo polo sanitario del Poma alla linea ferroviaria aumenta il rischio in caso di incidente (es. tra cantieri), ostacolando l’evacuazione o la messa in sicurezza della popolazione in caso di emergenza complessa (es. incidente ferroviario con rilascio di sostanze).
Attualmente la situazione che si presenta e’ la seguente :
1 ) L’ area logistica per la Protezione si trova a 17 km dalla città in località Bagnolo San Vito all’ altezza del casello autostradale di Mantova Nord A22
2) Il Centro di coordinamento dei soccorritori si trova dal lato opposto della città a 7 km in località Boccabusa di Porto MN vicino al casello di Mantova Sud
3) L’ elisoccorso e’ collocato a fianco dell’ Ospedale in un’ area non autorizzata dall’ Enac che sarà occupata dal futuro nuovo Pronto Soccorso , Attualmente non e’ stata definita la nuova ricollocazione dell’ elisoccorso .
4) La viabilità extra cittadina verrà interrotta per tre anni dal nuovo Sottopasso ( o e meglio dire da una galleria) di Porta Cerese , obbligando il traffico a passare davanti all’ Ospedale di Mantova con il rischio di una paralisi della viabilità extra cittadina da nord a sud e viceversa e per raggiungere la struttura sanitaria da parte della cittadini dei Comuni limitrofi .

Si ritiene quindi utile e necessario quanto segue per competenza :
Il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile (DPC) dovrebbe operare con un Supporto Tecnico e di Indirizzo per l’Aggiornamento del Piano di Protezione Civile Provinciale di Mantova e l’Integrazione dei Piani di Emergenza di Rilevanza Nazionale (RFI). L’ aggiornamento del Piano di Protezione Civile provinciale offre un’opportunità per affrontare le nuove criticità in modo sistemico. Il DPC dovrebbe fornire indirizzi e supporto tecnico alla Prefettura e alla Provincia per assicurare che il Piano Provinciale in aggiornamento consideri pienamente gli scenari complessi derivanti dalla sovrapposizione di cantieri impattanti sulla viabilità (Porta Cerese), nuove infrastrutture sanitarie critiche (Poma) e il rischio ferroviario (RFI).Si sottolinea che il mancato allineamento dei piani mette a rischio un’infrastruttura di rilevanza strategica nazionale come un ospedale in prossimità di un nodo ferroviario.
Regione Lombardia (Assessorato alla Protezione Civile e Sanità) dovrebbe coordinare e verificare l’ integrazione tra Pianificazione Sanitaria (ASST Poma) e Protezione Civile/RFI a fronte di Nuove Opere e Aumentato Rischio a Mantova come preso atto in sede di Audizione regionale .Un intervento necessario per garantire che il Piano di Emergenza Sanitaria del Poma (incluso il nuovo Pronto Soccorso e l’elisoccorso) sia pienamente integrato con il Piano RFI e il PPC comunale/provinciale, considerando l’accessibilità compromessa dai cantieri del sottopassaggio. E’ auspicabile un tavolo tecnico di coordinamento che includa RFI, Comune, Provincia e ASST per allineare i piani e mitigare i rischi per la salute pubblica derivanti dalla coesistenza di infrastrutture critiche e cantieri.
Il Prefetto (Ufficio Territoriale del Governo), essendo l’autorità massima di coordinamento in provincia ha per legge un potere di vigilanza e impulso per assicurare la coerenza operativa dei piani.Essendo stato informato da tempo dallo scrivente , chiediamo ai sensi della normativa vigente di conoscere se e’stato attivato o intende attivare un Gruppo di Lavoro inter-istituzionale urgente (Comune, Provincia, RFI, ASST/Poma, Vigili del Fuoco, Protezione Civile) sotto la sua egida, focalizzato sui seguenti punti:
Verifica e armonizzazione dei percorsi di emergenza, considerando i disagi del sottopassaggio.
Aggiornamento immediato del PEE RFI e del PPC comunale con gli scenari di rischio aumentato (es. incidenti vicino al Poma).
Definizione di procedure chiare per la protezione della struttura ospedaliera in caso di emergenza ferroviaria.
Si rimane in attesa di un riscontro dagli enti in indirizzo al fine di garantire la tutela della salute e della sicurezza della cittadinanza.

