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20 febbraio 2012, il 202° anniversario della fucilazione di Andreas Hofer eroe Tirolese

Andreas Hofer Oltre 300 gli Schützen che, nonostante la pioggia, si sono radunati in piazza di Porta Giulia a Cittadella per commemorare i 202 anni della morte di Andreas Hofer. Presenti le massime autorità cittadine con il sindaco Nicola Sodano in prima fila. Un picchetto d’onore dei volontari tirolesi si è allineato di fronte al monumento eretto in memoria del patriota tirolese, nei giardini omonimi, ed è stata recitata una messa. Successivamente gli Schützen si sono recati a palazzo d’Arco per deporre una corona di fiori nel luogo in cui il tribunale militare decise la condanna a morte di Hofer.
Andreas Hofer nacque il  22 Novembre 1767 a San Leonardo in Passiria morì per mano delle truppe napoleoniche  il 20 Febbraio 1810 a Cittadella di Porto (oggi solo Cittadella) frazione del Comune di Mantova. Oste e commerciante di cavalli divenne patriota tirolese contro la dominazione francese. Nel corso della guerra di liberazione del 1809, Andreas Hofer condusse i tirolesi alla vittoria per ben tre volte contro le truppe francesi al comando di Napoleone Bonaparte. Il Tirolo, in seguito alla sconfitta dell’Austria nella terza guerra di coalizione, era tornato dal 1805/1806 nuovamente sotto la dominazione bavarese (pace di Presburgo). Monumento HoferI bavaresi cominciarono a condurre nella provincia tirolese appena acquisita una serie di riforme, tra cui suscitarono particolare indignazione l’inosservanza dell’antico ordinamento militare tirolese (basato sul Landlibell emanato dall’imperatore Massimiliano I nel 1511) e la reintroduzione delle riforme religiose di stampo illuministico promulgate dall’imperatore Giuseppe II (ad opera del ministro bavarese Maximilian von Montgelas). Tali pesanti ingerenze nella vita religiosa condussero direttamente alla cosiddetta Kirchenkampf condotta dal clero e dagli strati popolari. L’arruolamento forzato delle reclute condusse infine alla sollevazione che ebbe inizio il 9 aprile 1809 nella capitale tirolese Innsbruck. Andreas Hofer si mise allora a capo del movimento antibavarese. Già l’11 aprile riusciva ad affermarsi nei confronti dei bavaresi presso Vipiteno, mentre il giorno successivo alcune azioni militari nei dintorni di Innsbruck consentirono agli austriaci di fare il loro ingresso in cittàil 14 aprile. Alle truppe bavaresi e francesi riuscì però di riportare sotto il loro controllo alcune zone del Tirolo e di riprendere la stessa Innsbruck. Nei giorni 25 e 29 maggio vennero combattute le due battaglie del colle Bergisel, in seguito alle quali le truppe bavaresi, battute infine il 29 maggio, dovettero ritirarsi sul fondovalle dell’Inn. A ciò fece seguito la tregua stipulata a Znojmo, che riconfermava l’occupazione del Tirolo da parte delle truppe napoleoniche. In seguito ad una nuova chiamata alle armi della milizia territoriale, i tirolesi ottennero un’ulteriore vittoria il 13 agosto 1809 (15.000 soldati bavaresi, sassoni e francesi al comando del generale Lefèbvre affrontarono un equivalente schieramento di Schutzen sotto la guida di Hofer), dopo la quale lo stesso Andreas Hofer si insediò all’Hofburg di Innsbruck come comandante supremo del Tirolo. La pace di Schànbrunn spinse Hofer ad una nuova insurrezione, che si concluse di fatto il 1 novembre con la sconfitta tirolese sul Bergisel. Un successivo appello alla resistenza (11novembre) ebbe scarso seguito. Hofer dovette fuggire, fu tradito da Franz Raffl e il 28 gennaio 1810 fu preso prigioniero nella baita del Pfandleralm (un pascolo alpino della fattoria di Prantach di fronte a San Martino in Passiria).   Condotto a Mantova, nell’Italia settentrionale, fu portato dinanzi a un tribunale militare e fucilato il 20 febbraio 1810.
20-2-2009 259Le sue ultime parole si ritiene siano state “Franz, Franz, questo lo devo a te!”, con ciò riferendosi a Francesco I, dal 1804 imperatore austriaco, che era passato dalla parte di Napoleone. Verrà anche riferito tuttavia che Hofer abbia esclamato, dopo che la prima salva sparata dal plotone d’esecuzione aveva mancato il bersaglio: “Ah, come sparate male!”. Il canto ” Zu Mantua in Banden der treue Hofer war” (“Il fedele Hofer era a Mantova in catene”) è oggi l’inno della regione federale del Tirolo. La salma di Andreas Hofer giace sepolta dal 1823 nella Hofkirche a Innsbruck. Egli è ritenuto da parte della popolazione un eroe nazionale, e la sua opera è onorata in una serie di monumenti. Con cadenza annuale viene festeggiato il giorno 20 febbraio come eroe della patria.
testo tratto da Wikipedia, l’enciclopedia libera.
foto delle cerimonie tenutesi nel 2009 e 2010  liberatiarts
Molto sentite le tradizionali cerimonie di commemorazione di Andreas Hofer, l’eroe tirolese comandante supremo degli Shutzen fucilato a Porta Giulia dall’esercito napoleonico il 20 febbraio del 1810.
Mantova accoglie ogni anno la delegazione dei tirolesi del distretto della val Pusteria, che ha un fortissimo legame con la propria storia ed i propri valori. Gli Shutzen, nei costumi tradizionali, si radunano a porta Giulia poi sfilano fino ai giardini attigui in cui è eretto il monumento dedicato a Hofer.
Le cerimonie poi  proseguono a palazzo d’Arco, dove ultimamente è stata scoperta una nuova lapide di marmo alla memoria di «Andreas Hofer, che per aver difeso strenuamente la libertà del suo Tirolo fu qui processato a morte da un tribunale napoleonico il 19-2-1810». Anche nei momenti delicati delle relazioni tra il Tirolo ed il resto dell’Italia, la cerimonia si rinnova  come si rafforza il legame d’amicizia tra la comunità tirolese e Mantova.La comunità mantovana che in quel lontano 1810 comprese il dramma umano di Hofer cercò di salvargli la vita, si dice infatti che i mantovani avessero raccolto cinquemila scudi per salvare la vita a colui che sul territorio locale si dimostrò un innovatore sociale.
Pietro Liberati

Cittadella di Mantova2009

 

 foto delle cerimonie tenutesi nel 2009  liberatiarts

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